Chi siamo
I bambini hanno un’età compresa tra i 24 e i 36 mesi e in questo ultimo anno di frequenza hanno bisogno di essere preparati al passaggio alla Scuola dell’Infanzia.
In particolare, attraverso le attività proposte nei diversi campi di esperienza e durante i diversi momenti di routine, le educatrici si propongono di accompagnare i bambini nello sviluppo di alcune importanti competenze:
– L’autonomia: fondamentale per poter stare bene all’interno della collettività. Si tratta di accompagnare i bambini in una sempre maggiore autonomia nel mangiare da soli, utilizzare le posate, lavare le mani, comunicare i propri bisogni. Tutto ciò può essere favorito da piccole attività, come il cameriere che apparecchia e sparecchia la tavola, il bambino che aiuta l’educatrice a prendere i materiali per l’attività proposta, etc
– Il raggiungimento del controllo sfinterico: rappresenta una tappa molto importate da realizzare tenendo conto dei tempi di ognuno e in collaborazione con la famiglia. Al nido l’imitazione tra bambini, inoltre, favorisce e motiva ulteriormente i piccoli in questo passaggio evolutivo.
– L’interiorizzazione delle regole: Le regole sono importanti e aiutano il bambino a sentirsi sicuro. L’acquisizione delle prime regole della collettività permette al bambino di instaurare buone relazioni e di interagire positivamente con i pari. Al nido vogliamo accompagnare il bambino in questo difficile compito, partendo da poche regole, ma ben definite e condivise dal gruppo educativo, cercando di promuovere comportamenti positivi ed evitando di rimarcare quelli negativi.
– L’acquisizione della capacità di regolare le proprie emozioni: E’ un obiettivo molto importante, perché aiuta il bambino a gestire via via in modo sempre più autonomo le proprie emozioni. L’educatrice fornisce al bambino gli strumenti per canalizzare le proprie emozioni (per es. attraverso il corpo), aiutandolo a verbalizzarle (“Dillo con le parole”). E’ un passaggio fondamentale nella crescita anche dell’autostima del bambino, nel momento in cui si sente compreso e libero di esprimersi.
ATTIVITA’ PROPOSTE
- “PAROLIAMO”: Il linguaggio è importante per comunicare i propri bisogni e porta il bambino a spiegare cosa vuole. Il racconto dei propri vissuti è un momento dedicato prima o dopo il pranzo creato dall’educatrice per aiutare i bambini ad esprimersi. Ampio spazio alla lettura dei libri, sempre più evoluti rispetto alle tappe precedenti, ed al racconto di storie più articolate. Rassicuranti e di sostegno allo sviluppo linguistico i momenti dedicati alle canzoncine. L’educatrice lavora sullo stimolo alla verbalizzazione da parte del bambino anche nelle dinamiche di relazione con i compagni.
- “MUOVITI, MUOVITI!”: attività di movimento con percorsi, tende, tunnel, cerchi. Attività di motricità fine come il disegno utilizzando varie tecniche (pennello, cannucce, tappi di sughero, pennarelli…), i chiodini, la realizzazione di collane di pasta, etc
- PICCOLI ARTISTI CRESCONO: l’espressione viene incentivata attraverso attività di pittura, utilizzando varie tecniche e diversi strumenti (spugnette, pennelli, tappi, cannucce…) e attività di manipolazione con farina e acqua, pasta di sale, didò, aiutati da formine e attrezzi vari, con le quali i bambini potranno utilizzare la fantasia e dare vita alle loro creazioni. Si propongono attività di musica con strumenti ed oggetti di recupero.
- PERCHE’ E PER COME: si propone il gioco euristico. Si tratta di una attività dove si lasciano a disposizione dei bambini dei materiali di varia tipologia ( oggetti in legno, tappi di sughero, oggetti in ferro, stoffe o nastri, catenelle, etc) e contenitori di varie dimensioni e materiali, che i bambini attraverso i sensi possono esplorare liberamente, sperimentando i materiali stessi ed i rapporti tra di essi, consolidando il concetto del dentro-fuori, grande-piccolo, contenente-contenuto, etc. Gli obiettivi sono: stimolare tutti i sensi, allenare la concentrazione e l’abilità motoria e contribuire alla comprensione degli insiemi e delle associazioni degli oggetti (per forma, per colore, per dimensione, per consistenza). Il bambino viene stimolato anche attraverso attività di tipo logico: memory, puzzle, domino e incastri di vario tipo.
- IO E I MIEI AMICI: i bambini socializzano durante tutte le attività sia didattiche che di routine del nido, condividendo momenti importanti, come il pranzo, il cambio, l’addormentamento. Le proposte più dirette dell’educatrice sono legate al gioco simbolico: travestimenti, gioco in cucinetta, le bambole. Queste attività favoriscono l’interazione e la comunicazione tra pari. Inoltre vengono proposti giochi di gruppo che accompagnano il bambino alla socializzazione: girotondo, giochi con la palla, scatoline chiuse, giochi motori e canzoncine.
I bambini, inoltre, seguiranno i seguenti progetti:
– Progetto “Le mani in pasta”: realizzazione di biscotti, torte salate, pizzette, dolci;
– Progetto “Gioco-favola”: ascolto di una storia e realizzazione di marionette semplici raffiguranti i personaggi per poter animare la storia insieme a loro. Il nostro pubblico saranno i bambini del nido;
– Progetto “Musicalmente”: ascolto di suoni e rumori, giochi accompagnati dalla musica lenta o veloce, costruzione di strumenti musicali;
– Progetto “L’acqua è vita”: attività alla scoperta dell’utilizzo dell’acqua, in tutte le sue forme (ghiaccio, acqua fredda, acqua calda) portando il bambino alla conoscenza dei molteplici utilizzi in natura (crescita delle piante, etc)
– Progetto “Cibo, che bontà!”: prevede l’utilizzo degli alimenti per portare il bambino alla preparazione di cibi composti (come si fa il minestrone, come si fa la pasta, come si fa il pane…) che poi potranno cuocere a casa con l’aiuto di mamma e papà;
– Progetto “Piccoli artisti”: attività di scoperta del colore con l’aiuto di varie tecniche (acquarelli, pittura con i tappi, pittura con le cannucce…).
– Progetto “Andiamo a scuola!”: l’educatrice propone ai bambini un percorso che li accompagna nel prepararsi al delicato passaggio alla Scuola dell’Infanzia, accogliendo le loro emozioni ed i loro pensieri al riguardo. Nel periodo di giugno, poi, a seguito del percorso di preparazione già svolto al Nido, i “grandoni” vengono accompagnati a visitare la scuola di riferimento per conoscere il nuovo ambiente. Dopo tale visita, l’educatrice supporta i bambini nella rielaborazione dell’esperienza, aiutandoli a verbalizzare il loro vissuto, le emozioni, le impressioni, consentendo così un ulteriore passaggio di avvicinamento alla nuova realtà educativa.
Laboratori esterni: Musicoterapia e Psicomotricità.
PSICOMOTRICITA’
La psicomotricità è una “disciplina che intende supportare i processi di sviluppo dell’infanzia, valorizzando il bambino come essere di globalità, che manifesta e realizza se stesso attraverso la pienezza della propria azione nel mondo: nell’uso dello spazio e degli oggetti, nell’interazione con l’altro, nella capacità di rappresentarsi attraverso il movimento, la parola, il gioco.” (L. Formenti).
Si usa, quindi, il termine psicomotricità quando si parla di interventi educativi che danno spazio allo sviluppo corporeo ed alla consapevolezza di sé, all’espressione corporea, alla conoscenza dello spazio e degli oggetti, con riferimento ad una modalità di approccio globale al mondo, tipica dei bambini nella fascia 0-3 anni.
La psicomotricità mira a sostenere lo sviluppo spontaneo dei piccoli in particolare attraverso il gioco, strumento principale della loro evoluzione , fattore di benessere primario e di crescita. L’intervento psicomotorio ha una specifica progettualità, che accoglie ed indirizza il gioco dei bambini attraverso un percorso pensato in base alle loro competenze, risorse, bisogni.
La psicomotricità, quindi, si propone l’obiettivo di accompagnare i bambini in un armonico percorso di crescita, potenziando le loro risorse. L’intervento psicomotorio fa sì che l’uso del movimento e del gioco, principali fattori di sviluppo, svolgano in pieno la loro funzione positiva, facilitando l’espressione delle risorse e potenzialità dei bambini, consentendo loro di trovare risposta al grande bisogno di affermazione che accompagna la crescita.
Il laboratorio si rivolgerà a due gruppi di bambini “grandi” i quali svolgeranno 7 incontri di 45 minuti ciascuno, con cadenza settimanale, in date da definire. L’orario proposto è dalle 9.45 alle 10.30 per il primo gruppo e dalle 10.30 alle 11.15 per il secondo gruppo.
MUSICOTERAPIA
Ma perché Musicoterapia? Il suono è fondamentale per la vita di ognuno di noi. In particolare, nella prima infanzia concorre alla formazione della personalità, dell’intelligenza, ed è fondamentale per la stessa sopravvivenza. Ma perché? …perché “la musica è mamma”!
La musica è evocazione della mamma. La prima esperienza musicale che una persona fa è quella delle vibrazioni nel ventre materno, associate inevitabilmente al suono una volta formatesi le principali strutture psico–acustiche– fisiologiche dell’orecchio. Così il feto ricollegherà le vibrazioni sul corpo (musica sulla pelle) ai suoni della mamma (musica nelle orecchie) e le sentirà come fondamentali per la propria stessa esistenza (musica della vita).
Una volta al mondo, il neonato prima e il bambino poi, vivranno musica e danza come tentativi inconsci volti all’appropriazione di esperienze simili a quelle della vita fetale. Specchio del mondo interno, la musica è “concretizzazione emozionale”, ritratto acustico dell’affettività e dell’attribuzione di senso mediante i vissuti psicologici e fisici espressi in tempo reale.
Ogni suono o rumore può essere utile in Musicoterapia; l’importante è che questo abbia un senso reale o un significato per il bambino, tale da giustificarne l’uso. La musica infatti altro non è se non l’organizzazione dei suoni secondo un principio in grado di esprimere un significato, per lo più inconscio e prettamente soggettivo. E per questo, come soggetto unico deve essere trattato il bambino.
Il percorso di musicoterapia prevede 7 incontri della durata di 30′ ciascuno, con cadenza settimanale, per ciascun gruppo di 8 bambini tra le 9.30 e le 11.
A Luglio ogni anno è prevista l’iniziativa “Luglio al Parco”: i bambini grandi saranno divisi in piccoli gruppi e accompagnati allo splendido Parco di Corbetta, dove potranno vedere gli animali e giocare nell’area attrezzata.