Progetto educativo
I Progetti educativi sono pensati dall’equipe educativa, con particolare attenzione al raggiungimento di obiettivi ben differenziati in base alle fasce di età. Le attività sono organizzate tenendo conto dell’aspetto ludico e del divertimento con il quale si coinvolgono i bambini, inserendo stimoli importanti e sempre nuovi.
L’equipe educativa si riunisce mensilmente per permettere di monitorare l’andamento della programmazione e definire tempi e spazi per le attività proposte. Il Nido si baserà su una “progettazione” attiva che porrà il bambino al centro. Il lavoro educativo non avrà come fine il “prodotto” elaborato dal bambino, bensì il percorso esperienziale per realizzarlo.
La programmazione specifica, divisa e articolata per sezioni, verrà esposta nel corso della prima riunione con i genitori.
- Progetto “Giving Approach”: è un metodo studiato per l’implementazione del bilinguismo italiano-inglese nelle strutture all’infanzia. Giving Approach si traduce “approccio del dare” perché è proprio ciò in cui crediamo: dare. Dare ai bambini nuovi stimoli ogni giorno per crescere passo dopo passo esplorando non una ma due lingue allo stesso tempo. Dare loro la possibilità di esprimersi come piccoli individui ma già capaci, curiosi, unici, creativi, espressivi e comunicativi. Dare una mente bilingue già in tenera età, capace di acquisire ed elaborare l’italiano come l’inglese in maniera naturale.
Tutti i momenti della giornata verranno arricchiti della doppia lingua in maniera naturale, spontanea e senza forzature. Il Giving Approach impone di non forzare mai i bambini nell’utilizzo dell’inglese che deve essere proposto ai piccoli come una scelta.
Pepper, mascotte che personifica la lingua inglese e accompagnerà i bambini nel viaggio del bilinguismo al nido e sarà presente in ogni momento della giornata educativa.
Il “Giving Approach” è un metodo giocoso e divertente per iniziare
ad approcciarsi a una nuova lingua, dove gioca un ruolo importante l’aspetto emotivo: situazioni di armonia, rilassatezza e affetto facilitano la memorizzazione consentendo l’apprendimento di una seconda lingua.
Il personale dell’asilo Mon Amour ha seguito percorsi di formazione, acquisizione di strumenti didattici specifici, potenziamento dell’inglese e affiancamento continuo da parte del team Giving Approach da Roma.
Gli OBIETTIVI di questo progetto sono:
– favorire una maggiore socializzazione;
– andare nella direzione di futuro multiculturale;
– migliorare le capacità linguistiche.
- Progetto “Vivere il quartiere” – outdoor education: l’idea è di consentire una didattica attiva che vede il bambino protagonista attivo in un ambiente esterno al nido.
Esperienza pedagogica volta all’interazione con ambienti esterni che consentono rapporti diretti e concreti con il mondo reale che vive fuori dalle mura del servizio. Questa esperienza non è solo stare fuori ma è anche un modello che prevede un’esperienza che” mette dentro” ossia inclusione di ciò che è fuori nel dentro e viceversa.
Gli OBIETTIVI di questo approccio mirano a:
– far vivere ai bambini esperienze in natura come: ascoltare i suoni della natura, giocare con le foglie e raccogliere materiali naturali da poter utilizzare al nido per attività di vario tipo;
– creare momenti di socializzazione e condivisioni in ambienti esterni al nido come ad esempio una merenda all’aperto o la lettura di un libro sotto l’albero;
– vivere il quartiere di Corbetta: il panettiere, il parco, l’edicola o la biblioteca.
Nel corso della riunione con i genitori verranno spiegate le modalità di uscita dei gruppi.
- Progetto “Psicomotricità- La piuma magica”: l’approccio si basa sull’alternanza di momenti di gioco spontaneo e di gioco guidato. Il gioco spontaneo implica il coinvolgimento del bambino nella sua totalità, permettendogli di sperimentare i propri vissuti emotivi e relazionali in un contesto di ascolto profondo e di mediazione corporea condivisa con l’operatore. Lo psicomotricista accoglie e rimanda un’immagine del “sé in azione” rielaborata che facilita, attraverso il gioco in tutte le sue forme (sensomotorio, simbolico e rappresentativo) il cammino evolutivo. Nel gioco guidato, invece, si va a favorire nel bambino l’apprendimento attraverso l’esperienza corporea, secondo quanto previsto dalla programmazione scolastica. Lo psicomotricista in questo caso va a sollecitare il movimento del bambino affinché possa acquisire una maggiore consapevolezza di sè, in ogni sua parte e nella globalità, per raggiungere una maturazione psicofisica più completa. L’attività con il gruppo favorisce la sperimentazione di nuove relazioni tra i bambini fondate sulla cooperazione e il confronto, l’assimilazione delle regole sociali e lo sviluppo di adeguate competenze autoregolatorie individuali. Questo percorso si realizzerà in 10 incontri per gruppo a cadenza settimanale in cui si alterneranno momenti di gioco spontaneo e di gioco guidato; l’espressione e la rielaborazione dei vissuti emotivi emersi, nonché l’offerta di esperienze di modulazione delle emozioni più adeguate e funzionali e di attività di consapevolezza emotiva saranno parte integrante del percorso. Nel gioco spontaneo (sensomotorio, simbolico e rappresentativo) il bambino è coinvolto completamente: ciò gli permetterà di sperimentare i propri vissuti emotivi e relazionali in un contesto di ascolto profondo e di mediazione corporea, condivisa con l’operatore. Lo specialista accoglierà e rimanderà un’immagine del “sé in azione” rielaborata, al fine di facilitare il cammino evolutivo.Attraverso il gioco guidato si solleciterà il movimento del bambino affinché possa acquisire una maggiore consapevolezza di sé, arricchire la conoscenza dello schema corporeo per raggiungere una maturazione psicofisica più completa.Il disegno, la lettura di favole e la proposta di attività ad hoc permetteranno al bambino di entrare in contatto con i propri vissuti emotivi, di esprimerli e di avvicinarsi al linguaggio delle emozioni.Ogni seduta si chiuderà con uno spazio dedicato al rilassamento: l’obiettivo sarà quello di riportare il focus attentivo del bambino sull’attività successiva da svolgere in classe.
OBIETTIVI di questo progetto sono:
– favorire il loro sviluppo fisico e psichico;
– aiutarli ad assimilare le regole sociali;
– rafforzare la conoscenza e la sicurezza in sé stessi, l’autostima e il senso di autoefficacia;
– promuovere la costruzione di relazioni positive all’interno del gruppo dei pari.
- Progetto “Andiamo in biblioteca” – valenza della “Pedagogia Narrativa”: prima ancora che l’uomo potesse anche solo immaginare di scrivere, si narravano STORIE. Le Storie raccontano ciò che abita il cuore di tutti come sentimenti, desideri e ci insegnano abilità per la vita. I bambini hanno diritto alle storie in quanto aiutano a pensare e trovare “le parole per dirlo”. Nel corso dell’anno i bambini verranno accompagnati presso la biblioteca comunale dove troveranno uno spazio a loro dedicato per la sperimentazione di questa proposta educativa.
Nel corso della riunione con i genitori verranno spiegate le modalità di uscita in biblioteca.
OBIETTIVI di questo progetto:
– ampliamento del lessico;
– stimolare il pensiero divergente;
– incoraggiare l’apprendimenti di convenzioni sociali.
- Progetto “zero sei anni – raccordo con la scuola dell’infanzia”: volto a implementare un’ottica di continuità verticale – continuum tra nido e scuola dell’infanzia – per consentire una condivisone del percorso zero sei anni (Legge 13/07/2015 n.107 e D.lgs 13/04/2017 n.65). Nel corso dell’anno educativo verranno organizzate delle uscite presso le scuole dell’infanzia. Inoltre, i bimbi delle scuole dell’infanzia verranno a trovarci presso il nostro nido per creare ulteriori momenti di condivisione e socializzazione.
Gli OBIETTIVI di questo progetto sono:
– consentire ai bimbi del nido di iniziare a esplorare gli spazi della scuola;
– conoscere le maestre della scuola dell’infanzia;
– favorire un ambientamento più sereno e graduale nella nuova realtà scolastica;
– favorire una diminuzione del livello di ansia nel passaggio alla nuova scuola;
– offrire ai bambini un momento di esperienza e crescita. Il Progetto educativo è studiato dalla coordinatrice e dalle educatrici del servizio, con particolare attenzione al raggiungimento di obiettivi ben differenziati in base alle fasce di età. Le attività sono organizzate tenendo conto dell’aspetto ludico e del divertimento con il quale si coinvolgono i bambini, inserendo stimoli importanti e sempre nuovi. L’equipe educativa si riunisce mensilmente per permettere di monitorare l’andamento della programmazione e definire tempi e spazi per le attività proposte.
- Progetto,” io e i miei amici”: l’ambito affettivo-relazionale è un aspetto della crescita molto importante perché racchiude quel senso di appartenenza che i bambini sviluppano all’interno di una comunità e l’interazione implica la capacità nel bambino di utilizzare modalità diverse di relazionarsi con adulti e bambini con il tramite dell’educatrice. Il bambino sviluppa il senso dell’identità personale, impara a seguire regole di comportamento legate ai diversi contesti e l’educatrice ha il compito di aiutarlo nell’espressione dei propri sentimenti e soprattutto nell’autoregolazione. Inoltre, viene favorita la socializzazione tra bambini, accompagnando i piccoli nello sviluppo della loro competenza sociale.
- Progetto ” piccoli artisti crescono”: il bambino si esprime naturalmente attraverso i molteplici linguaggi espressivi, grazie ai quali rende manifesto il proprio mondo interiore e le proprie emozioni. Per favorire tale espressione di sé, al nido si utilizzano in particolare il disegno, la pittura e altre attività manipolative, che il bambino investe in modo creativo. Il piccolo, inoltre, segue con attenzione e ascolta con interesse musica e suoni, producendone a sua volta, ed utilizza le varie possibilità che il linguaggio del corpo gli consente. L’espressione creativa viene incentivata dall’educatrice attraverso l’accurata scelta delle attività proposte, ma soprattutto dei materiali, dando libertà al bambino di progettare come utilizzare gli strumenti forniti.
- “Progetto “paroliamo”: lo sviluppo linguistico-espressivo è favorito all’interno dell’Asilo Nido dalla condivisione di momenti dedicati (lettura di una semplice storia, racconto dei vissuti e di ciò che accade durante la giornata, canzoncine…) e inizia con l’ascolto e la comprensione per poi arrivare alla comunicazione verbale, nel rispetto dei tempi di ogni singolo bambino. La produzione verbale viene arricchita con un lessico sempre più completo ed il bambino impara a comunicare le proprie emozioni, le proprie domande e i propri pensieri con fiducia e motivazione, cercando di affermare le proprie idee.
- Progetto “perchè e per come”: il bambino è curioso, esplorativo, interessato a scoprire il mondo che lo circonda e come esso funziona; conosce l’ambiente nella routine quotidiana, imparando via via a scandirne i tempi. Lo sviluppo cognitivo e l’apprendimento si evolvono in accordo con le tappe di sviluppo e il bambino impara le relazioni di causa-effetto, come funzionano gli oggetti, lo spazio, il tempo, e in generale l’ambiente in cui è inserito. Al nido vengono proposte diverse attività che aiutano il bambino a raggruppare, classificare, seriare, ordinare, raggruppando e ordinando i giochi per tipologia, forme e colori; inoltre segue un percorso attraverso indicazioni verbali, memorizza le azioni e colloca correttamente nello spazio se stesso, oggetti e persone. L’educatrice risponde alle domande del bambino e facilita il suo apprendimento.



